Vorrei essere sicuro che tutti gli abbonati Sky abbiamo fatto il loro dovere pagando il canone Rai. Sky di mostrasse o dia accesso ai suo dati per verificare trai i suoi abbonati ci siano degli evasori, le famiglie abbonate a Sky sarebbero uno dei gruppi maggiori di evasione fiscale, secondo le stime Rai del 2013, sono circa 5 milioni gli che vedono la tv satellitare di Murdoch, e oltre 2 milioni quelli che non pagherebbero il canone. Il canone Rai ordinario è una vera e propria imposta cui obbligato il detentore di uno o più Tv o meglio di qualsiasi apparecchio audio visivo, nel propria residenza o in altra abitazione, a prescindere da fatto che concretamente lo utilizzi o guardi programmi delle reti Rai, in sostanza il semplice possesso. Questo (accesso ai dati di Sky per verificare) però una violazione della privacy, per questo chiedo al Governo o al Parlamento di fare un progetto di legge per contrastare le evasione del canone Rai. Oggi finalmente una soluzione tecnica per il momento, esiste è una conquista per Rai "Sky pagherà per i canali Rai, presenti sul piattaforma è del decoder di Sky". Lo scrive Repubblica spiegando che l'Agcom non vuole piu' sapere di oscuramenti dei programmi della Rai. A sua volta, pero', Sky dovra' pagare dei soldi alla tv di Stato per i canali pubblici che mostra ai priori clienti. Sara' la Rai a chiedere un compenso con una proposta di contratto "equa e ragionevole" che spedira' alla pay-tv entro massimo 30 giorni. La proposta di accordo, prosegue il giornale, dovra' anche essere "equa, proporzionata e non discriminatoria". Soprattutto, dice lo stesso Garante, la televisione di Stato non potra' farsi scudo dietro i diritti dei fornitori di programmi per giustificare li oscuramenti a danno di Sky. La Rai, a sua volta, porta a casa un risultato molto pesante. Il garante afferma che e' diritto e dovere della televisione pubblica -anche in base al contratto di servizio con lo Stato - chiedere un compenso economico per i suoi canali, sia per il rilievo dei programmi sia per il "valore reputazionale" del marchio Rai. La delibera dell'Agcom e' stata approvata a maggioranza.


