Trovo positivo che tra le nuove nomine il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto, abbia proposto due donne alla guida di Rai Due e Rai Tre, rispettivamente Ilaria Dallatana e Daria Bignardi. Si tratta di un segnale di cambiamento che dimostra come ci siano tante donne, anche in Italia, che al pari degli uomini possono competere per esercitare con merito e professionalità competere per esercitare con merito e professionalità molti ruoli apicali in tutte le imprese, sia pubbliche che private. Finalmente la professionalità come criterio principale di scelta e anche lo svecchiamento di certi personaggi Rai. Perché oltre premiare esperienze e competenze, questo decisione vede per la prima volta della storia Rai la direzione di rete affidata alle donne, e credo sia importante per valorizzare pienamente il loro contributo nel rinnovamento del nostro servizio pubblico radiotelevisivo, coerentemente con quanto fatto scegliendo Monica Maggioni alla presidenza. Come telespettatori sentiamo forte il bisogno di cambiamento e soprattutto di uscire da certi schemi in omaggi a partiti e fazioni e tesi sempre a dipingere l'Italia come il Paese delle nefandezze. In particolare non se ne può più dei talk show sono troppi, troppo uguali, troppa ricerca dello scoop sul nulla e della critica a tutti costi, sono diventati uno spettacolo di chiacchiere e schiamazzi, e si fa poco informazione sui fatti, e quella poca svanisce in mezzo al baccano.
Maurizio Murante (Democratico)
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