E' in corso in Aula di Palazzo Madama (avviato nella seduta antimeridiana del 17 marzo) la discussione per riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (ddl n. 1870, già approvato della Camera) è stato affrontato il tema "educazione scolastica per gli ambiti sociali e sussidiarietà" per responsabilizzare in pieno il corpo insegnate e coinvolgere alunni e famiglie occorre che ci fosse una valutazione di profitto. Ad esempio: la disponibilità dello studente alla sussidiarietà modifica in modo positivo o negativo il giudizio finale di "condotta". La scuola invece è spesso poco consapevole del fatto che rischia di afflosciarsi in mero ambito di ripetizione di nozioni, se non progetta percorsi educativi con altri attori. C’è un po’ di diffidenza reciproca come se chi si occupa di sostegno scolastico fuori dalla scuola fosse come un corpo estraneo ai percorsi dell’istruzione, e viceversa che è deputato a trasmettere i contenuti scolastici non potesse essere portatore di valori educativi. Entrambi gli attori devono mettere meglio a fuoco l’azione del progettare insieme. Un domani la scuola italiana dovrà per forza collaborare con il Terzo Settore, se non altro ne avrà bisogno. Pensiamo al tema delle risorse. Quelle pubbliche non bastano mai. Nel Terzo Settore c’è tutta una serie di competenze su come sviluppare la Raccolta Fondi che possono essere condivise con la Scuola.
Maurizio Murante (Democratico)
Post scriptum: "Chi corre da solo va veloce, ma chi corre insieme con gli altri, va lontano.
(proverbio africano)
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