Non posso nemmeno immaginare che Parisi possa governare meglio di Sala. Poi Stefano Parisi è romano ma Salvini (non è certo il massimo) stranamente fa finta di niente. E' evidente che Beppe Sala è il candidato più preparato e la designazione di Gherardo Colombo lo rafforza. Gherardo Colombo, ex magistrato simbolo di "Mani pulite" e personalità indiscussa della società civile di cui è uno storico esponete. Ad affiancarlo sarà un pool di tre nomi di peso: Mara Brassiolo, Stefano Nespor, Federico d'Andrea (esperto contabile con una lunga e prestigiosa carriera in Guardia di Finanza). Ma siccome Sala si presenza per il PD e la verità degli ignoranti con tanto di pregiudizi vuole che tutto ciò che fa PD essere brutto: ecco qui si riesce persino a discutere una figura come Colombo. Mah quando ci sono situazioni che necessito di critiche, è giusto e doveroso esprimerle, ma quando c'è da apprezzare una decisione non si dovrebbe negare l'evidenza perché innanzitutto si prede tutta la credibilità delle critiche espresse in precedenza e poi è sempre un peccato dimostrassi sciocchi quando si può evitare…
Tutta Un Altra Storia:
Apprezzo la trasparenza perché accordo Radicali è Beppe Sala, l'unico caso di apparentamento
formale al ballottaggio in tutta Italia, gli altri preferiscono
allusioni? Se le idee sono progetti e i
valori sono fondanti, esiste solo l'assunzione di responsabilità, e
questa è buona politica trasparente. Ma non ho mai avuto il minimo
dubbio, un vero radicale, laico, socialista, europeo federalista non
potrebbe mai stare con i conservatori.
Beppe Sala - conferma l'apparentamento del centrosinistra con lista dei Radicali in vista del ballottaggio del 19 giugno.
"La nostra alleanza per Milano si rafforza con l'apparentamento della lista Radicali con Cappato sindaco. Federalisti, laici, ecologisti. A partire dal programma che ci ha portato alla vittoria al primo turno, abbiamo verificato con Marco Cappato che ci uniscono obiettivi fondamentali per la città, quali in particolare un deciso sviluppo dell'edilizia convenzionata e l'utilizzo dei referendum come strumento di partecipazione dei cittadini. Abbiamo verificato la comune volontà a fornire risposte non demagogiche sui temi dell'immigrazione, dell'ambiente e dei diritti. Il lavoro di coinvolgimento e apertura della coalizione a sostegno del nostro programma per Milano continuerà in vista del ballottaggio del 19 giugno, forti come siamo - conclude il candidato sindaco - dell'unico progetto in grado di proporre alla città un futuro di amministrazione concreta e dalle mani pulite, con progetti ambiziosi e realizzabili"
Maurizio Murante (Democratico)
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