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giovedì 12 marzo 2015

EMITTENZA TV: Rai è Governance "La scelta obbligata per Tv Pubblica"

Tutti parlano del nuovo assetto del nuovo assetto del consiglio di amministrazione della Rai e si fa una grande confusione. Noi tutti siamo i padroni della Rai ma paghiamo una tassa, invece di incassare un dividendo. Perciò alcuni di noi sono un po' più soci degli altri perché ogni anno abbiamo versato una quota in più. Siamo nello stesso tempo soci di maggioranza. E soci di minoranza? Fino ad oggi non trovato nessuno che mi dica di essere soddisfatto di questa sua azienda e dei suoi amministratori, e di come lo abbiamo rappresentato eppure la Rai in europa è un numero uno! In genere c'è la convinzione che questo azienda sia inquinata dalla politica che ne ha fatto un grande risiko. Dove farsi la guerra!? Insomma, via partiti dalla Rai e via doppioni, architetture barocche e cavilli burocratici con il perene incubo della Coste dei Conti. Il decreto legge sulla Rai non si farà. Non lo vuole il Pd e non lo vuole il capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha fatto sapere al premier Matteo Renzi di non essere disposto a firmarlo. Oggi non solo mancano i requisiti d’urgenza, ma sarebbe uno schiaffo in faccia al parlamento. Nella sua interezza, nessuno escluso. Il progetto-La Rai deve diventare per una <<media company, obbiettivo deve essere gareggiare con i grandi network a livello mondiale>> le idee chiarissime sul futuro. Ricondurre la Rai nel solco del codice civile, una municipalizzata di provincia,  creare un capo azienda con ampi poteri e quello di dar vita alla figura di un amministratore delegato al posto del direttore generale con un cda più snello, un consiglio ridotto a cinque membri e meno invasivo, cambierebbero le fonti di nomina il parlamento in seduta comune (nel rispetto delle sentenze della Consulta) e inserire un rappresentante dei lavoratori, gli abbonati o utenti nel consiglio di amministrazione. E' ora come gli amministratori vengano scegli fra coloro che sono competenti esenti da conflitti di interesse e possano di mostrare di non aver mai fatto politica. Come in tutte le aziende ci saranno consiglieri di maggioranza ma anche di minoranza, che rappresentino gli "abbonati, e i dipendenti." Tutti gli altri discorsi ridurre il numero dei canali, no altri sport popolari, si agli sport popolari si agli minori, no alla pubblicità e così via.. sono paletti per ridurre l'attività della Rai fuori dal mercato e affossarla, facendole perdere la posizioni conquistate. Si invece, ad efficiente e produttiva, che le pre mette di reinvestire e crescere, sempre di più, che possa costituire un vanto per l'Italia e sviluppare lilteriormente la creatività artistica. Chi è d'accordo aggiunga del suo e faccia giungere gli ministri e poi gli altri deputati e senatori e chi altro può essere sensibile al bene del nostro paese.


Maurizio Murante (Democratico) 
Dichiarazione a titolo personale
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