Nel
valutare, anche con proposte emendative lo schema di contratto in
esame:
Il
recupero della Canone Rai, del 5%, pari ad un quarto dell'evasione
totale, è una facile, dato che si tratta di una tassa, che anche la
coste europea ha ratificato, basta inserirla nella dichiarazione dei
redditi. La tassa viene commisurata al reddito, vengono esentati gli
incapienti e viene scontata alle categorie deboli. Il primo anno,
all'atto della dichiarazione, verrà inserita e vedrà scontata, chi
dovrà pagare in più la verserà in acconto a Novembre ed a saldo a
Maggio dell'anno seguente. Del oggi ci sono abbonati a Tv private che
pagano da 360 a 144 euro anno, che non protestare per un 5% di
aumento del Canone. Nelle direzione di procedere con misure di
spending review, ma nello stesso tempo salvando l'esigenza di
garantire su servizio pubblico di più elevata qualità, bisogna
progettare, con cadenza pluriennale, investimenti per riqualificare
il strutture emdernizzare gli impianti delle sedi periferiche.
Rafforzare gli impegni dell'azienda volti a garantire effettivamente
la parità di genere, a implementare le misure tecnologiche che
rendano quanto più possibile fruibile la televisione, pubblica per
le persone con disabilità sensoriali, sottotitolare tutte le
edizioni di Tg1,Tg2,Tg3 tutti i notiziari di contenuto sportivo sulle
reti generaliste e tutti i notiziari sul canale RaiNews,
sottotitolare i programma “Buongiorno regione” in onda dal Lunedì
a Venerdì su Rai3, sottotitolare Tgr regionale una edizioni al
giorno; tradurre in lingua dei segni due edizioni al giorno di
Tg1,Tg2,Tg3 e due sul canale Rainews, tradurre una edizione al giorno
Tgr regionale. In considerazione che Rai ha abbandonato tutte le
velleità di seguire grandi eventi sportivi, lasciando campo libero
alle PAY-TV, potrebbe organizzare una rete di collaborazione con le
categorie dilettantistiche e con gli sport di secondo livello con due
finalità entrambe di servizio pubblico, supportare lo sport
cosiddetto minore nel senso di favorirne la diffusione e
sponsorizzando le società dilettantistiche, che oggi vivono un
periodo affannoso, per la cronica mancanza di fondi che ne stanno
minando la sopravveniva. Dato che Rai sta avviando collaborazione con
le Tivùeuropee nel campo delle fiction, films, documentari, perché
non anche nelle produzioni sportive?
Maurizio
Murante