"Ci sono tutti, parigini e provinciali francesi e stranieri, bianchi, neri gialli. Ebrei con la kippah, ragazze musulmane. Bambini sulle spalle dei papà e bambini nei passeggini. Coppie abbracciate, lui e lei, lui e lui lei e lei. Eletti con la sciarpa tricolore a tracolla, massoni, poliziotti, gendarmi. Rose bianche e rosse, fiaccole in mano e cartelli in aria, un solo canto, la Marsigliese. Quattro milioni di matite. "Oggi Parigi è la capitale del mondo". Io condivido questo, non si può provocare, non si può insultare, Je suis Charlie perché la libertà è davvero un valore non negoziabile da nessuna parte. Sono d'accordo con Papa Francesco, bisogna continuare la lotta pace e la convivenza. Credo che la libertà religiosa e la libertà di espressione siano entrambe diritti umani fondamentali. Ognuno ha diritto di praticare o non la propria regione senza offendere. Non si può fare uccidere in nome della propria religione, cioè in nome di Dio. Questa è un aberrazione. D'altra parte ognuno non solo ha la libertà e il diritto, ma anche l'obbligo di dire quello che pensa per aiutare il bene comune. Ma senza offendere. Perché è vero che non si può reagire violentamente. "I milioni che hanno manifestato oggi a Parigi, hanno marciato a sostegno dell'idea che non cammineremo nella paura. Je suis Charlie."
Maurizio Murante (Democratico)
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