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Cosa significa fare Politica?

Cosa significa fare Politica?
Significa impegnarsi in un servizio, darsi da fare per la comunità, scegliere di spendere una parte del proprio tempo a progettare e realizzare idee che abbiamo come obiettivo il bene comune, il miglioramento della vita non solo propria, ma di una comunità. Fare politica vuol dire interessarsi ai problemi di tutti, cercando di risolverli nel modo migliore; vuole dire scegliere mettersi in discussione, esporsi personalmente con le proprie idee e i propri valori. Fare politica vuol dire cercare di concretizzare ideali. Parlare di politica vuol dire parlare dell'uomo, di lavoro, istruzione, salute, vita, morte, famiglia, ambiente, sviluppo, sicurezza, e ogni altra componete della città dell'uomo. Fare politica significa, ogni giorno, creare consensi attraverso l'esempio, rendendo note le proprie scelte e spiegandone la coerenza. Fare politica significa creare cultura, fornire strumenti per la lettura della realtà, far crescere uomini coerenti e affidabili per non lasciare agli altri una egemonia che non meritano. Significa animare confronti, sollecitare opinioni, non smarrire la visione d'insieme offrendo a tutti la possibilità di sentire propria la battaglia politica e di parteciparvi secondo le proprie possibilità. Gli "uomini liberi e forti" devono trovare il coraggio per impegnarsi in prima persona, con l'obiettivo di garantire a tutti il proprio impegno per un futuro migliore senza farsi prendere della tentazione di salire sul carro dei vincitori, ma lottando per ciò che sentono essere giusto.

Labirinto Minosse

"Oggi viviamo come nel labirinto di Minosse ed il Blog è il moderno filo di Arianna ci servirà per uscire! Oggi il ogni campo dello scibile umano devi essere schierato, devi fare parte di un gruppo ossia o sei un Leader o sei un Mr Ok. Il Pd è libertà questo vuol dire pensare ed esprimere le proprie idee. E Confrontarsi. I doveri del' iscritto al Partito Democratico sono di ascoltare, mettere a fuoco, i problemi del territorio e suggerire soluzioni ed anche intervenire. Anche i Blog dovrebbe essere strumento di confronto, di collaborazione, che fa eco al disagio."

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venerdì 24 marzo 2017

#InCammino per un Partito più moderno in rete ...




“Il giovane che si avvicina alla politica, generalmente, è animato da voglia partecipativa, per cambiare in meglio la società e il paese che ha ereditato dai suoi maggiorenti. Il giovane aspetta di trovare una accoglienza disposta a farlo a farlo crescere, per esprimere i propri sentimenti e per offrire il meglio di sé stesso con l’ambizione di far progredire l’umanità.“



Il Partito Democratico non possa arrivare sempre tardi a capire le potenzialità delle nuove tecnologie. Occorrono un nuovo linguaggio e nuovi strumenti di partecipazione con la base militante. Il copyright del Web non ce l'ha nessuno. Bisogna adeguarsi ai cambiamenti della società, anche la rete, senza sostituirsi ai circoli sui territori o le primarie, può essere uno strumento di partecipazione, di scambio di idee e confronto. Non per votare un candidato Premier o un candidato Sindaco.


(Articolo 14 - 1). "I Circoli costituiscono le unità organizzative di base attraverso cui gli iscritti partecipano alla vita del partito. Essi si distinguono in Circoli territoriali, legati al luogo di residenza, in Circoli di ambiente legati alla sede di lavoro e/o di studio, ed in Circoli on-line, che vengono costituiti sulla rete internet e ai quali è possibile aderire indipendentemente dalla sede di residenza, di lavoro e di studio. In ciascuna porzione del territorio e in riferimento a ciascuna sede di lavoro o di studio può essere costituito un solo Circolo. In caso di partecipazione contemporanea ad un Circolo territoriale e ad un Circolo d’ambiente, fermo restando il diritto di partecipare alla vita politica interna ed all’elezione degli organi dirigenti di entrambi, l’iscritto deve indicare presso quale dei due Circoli intende esercitare gli altri propri diritti ai sensi del presente Statuto."

Oltre ai circoli territoriali, articolo 14 dello statuto PD contempla i circoli online, che possono nascere su base tematica: durante il dibattito in commissione statuto si disse che sarebbero potuti nascere circoli online non solo su tematiche generali ma anche specifiche. Vorrei ricordare che siamo nel 2007-2008 quando Grillo nemmeno aveva fondato il m5s con la sua piattaforma Rousseau. Ma la cosa più incredibile è che lo statuto – ripeto, scritto dieci anni fa – prevedeva l’attivazione di un sistema informativo per la partecipazione, cioè quello a cui sta facendo oggi il Movimento 5 Stelle, con la sua piattaforma Rousseau.




(Articolo 14 - 2). "Gli iscritti ai Circoli on-line, fermo restando il diritto di partecipare alla vita politica interna ed all’elezione degli organi dirigenti di questi, devono comunque indicare il Circolo territoriale o d’ambiente dove esercitare gli altri propri diritti ai sensi del presente Statuto."


(Articolo 14 - 5). "Le modalità di costituzione dei Circoli on-line, il loro funzionamento, gli organi e le relative modalità di elezione sono stabilite da un apposito Regolamento approvato dalla Direzione nazionale."




Oggi sono attivi 5 circoli online "Libertà è Partecipazione" unico circolo online con una buona produzione di documenti su vari temi. "02PD" di Milano e l'altro che fa riferimento alla Campania, il Circolo online di Bologna. Vi è poi un nuovo Circolo online che nasce dall'Associazione "Insieme per il PD" ) che  insieme una piattaforma Web avrebbe potuto aggregare moltissime persone e rappresentanti di tutti i circoli esteri del PD, avrebbero potuto dare un contributo rilevante all’elaborazione programmatica sia a livello nazionale che locale. Oggi il iscritti ai cinque circoli sono più di tre anni, a quanto pare, cercano una possibile rappresentanza all'interno dell'organizzazione del Partito Democratico. Bisognerebbe formare i nostri segretari, i nostri rappresentati nelle istituzione, nostri militanti e elettori. Per chi è abituato al mondo on line ha difficoltà ad accettare un organizzazione che sebbene utilizza il web per mettersi in comunicazione con i cittadini, anche tutti i giorni, non prevede che tramite il web i cittadini possano avere un qualche interesse a mettersi in contatto con lei. I circoli online potrebbero efficacemente diventare un supporto utile al Partito per rendersi raggiungibile dai cittadini anche sul web nel momento stesso che gli garantisce una chiara opportunità, con propri delegati, di poter essere rappresentati nelle commissioni di garanzia del Partito, nella Direzione Nazionale e dell'Assemblea Nazionale, anche interno dell'organizzazione territoriale del PD. Attualmente mi risulta quindi necessario riconoscere che nessuno dei membri eletti l'8 dicembre 2013 dell'Assemblea nazionale. Può essere un iscritto che partecipa ai circoli online , altrimenti il problema si sarebbe da solo risolto. Torna quindi importante l'opportunità di sfruttare l'occasione del Congresso non solo per sviluppare e condividere una propria idea di Partito e di Politiche che il Paese dovrebbe sviluppare ma anche fare conoscenza degli iscritti al Partito Democratico, perché dalla loro conoscenza si possono creare i presupposti per far meglio conoscere la voce e le attività su piattaforma web.





Alberto Rigon
Cristina Favati



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