Come è accaduto in quasi tutte le economie avanzate anche in Italia il "terziario" ha conquistato un ruolo di primo piano nella produzione di valore aggiunto e oggi rappresenta quasi tre quarti del prodotto interno lordo. Per 300mila organizzazioni solidali nuovo quadro normativo. Approvata ieri in tarda serata la delegato al governo per la revisione organica della legislazione su volontariato, cooperazione sociale, associazionismo non-profit, fondazioni, imprese sociali. Il testo definisce cosa si intende per Terzo Settore, ovvero il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche in attuazione del principio di sussidiarietà. Non vi rientrano partiti e sindacati. La legge contiene anche, all'articolo 8, la riforma del Servizio Civile, che ora diventa "Universale". E la semplificazione delle normative fiscale e l'agevolazione delle donazioni. La creazione Registro nazionale del Terzo Settore e relative modalità iscrizione. Polemiche in aula di M5S e SEL, sono contrari. A me non è chiara loro posizione, contrari e loro dove sono le proposte alternative?
Le legge delega il Governo a varare nei prossimo 12 mesi i decreti legislativi in cui saranno previste, tra le altre cose:
- La stesura di un Codice del Terzo contenente le disposizione generali applicabili a tutti gli enti, la definizione delle forme e delle modalità di organizzazione, amministrazione e controllo, nonché le modalità di tutela dei lavoratori e della loro partecipazione ai processi decisionali;
- L'armonizzazione della normativa sul volontariato e promozione sociale anche in collaborazione con le scuole, valorizzando l'esperienza dei volontari in ambito formativo e lavorativo;
-
Il governo ha reso stabile il 5 per mille, nell'ottica della trasparenza e per favorire l'autonomia delle associazioni. Il fondo a disposizione è di 500 milioni, mentre la soglia di detraibilità aumenta da 2.065 a 30 mila euro;
- La revisione della disciplina che riguarda le imprese sociali ed aumento delle categorie di lavoro svantaggiati per realizzare nuove forma di inclusione;
- Il passaggio del servizio del servizio civile da nazionale ad universale, prevedendo uno specifico status giuridico per volontari e consentendone l'apertura anche ai cittadini stranieri regolarmente residenti;
- La creazione di un Consiglio Nazionale del Terzo Settore in cui confluiranno l'Osservatorio nazionale per il volontariato e l'Osservatorio nazionale per l'associazionismo, organismo di consultazione che dovrà valorizzare le reti associative;
- L'istituzione di una fondazione Italia Sociale con lo specifico scopo di favorire l'incontro tra i finanziatori e gli enti beneficiari, dotata di un finanziamento di 1 milione di euro;
Soddisfazione invece dal Forum del Terzo settore e della Cnes. "In questo modo si mette ordine ad un legislazione che negli ultimi anni era divenuta frastagliata e in alcuni casi contraddittoria; si chiarisce bene cos'è volontariato e cos'è impresa sociale, quali sono gli obblighi di uno e dell'altro; si apre la strada ad una serie di norme anche di natura fiscali atte a incentivare le donazioni, promuovendo trasparenza e chiarezza delle procedure; si mira a snellire il peso burocratico che troppo spesso è un fardello insostenibile per tanti operatori. E' una legge che dà risposta ad comparto che conta su oltre 4,5 milioni di volontario e circa 800mila persone occupate, ovvero che percepiscono uno stipendio lavorando nel Terzo settore. Un'autentica risposa per il Paese e per le tante comunità in cui operano." - Lo afferma Marco Di Maio, deputato e componente dell'ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera. "Dopo due anni di lavoro alle Camera e di impegno nella Commissione Affari oscilli finalmente una legge attesa da anni e che rispose pienamente alla rischiaste di un settore vitalissimo e strategico per il benessere delle comunità. In questi due anni di lavoro parlamentare sono state constanti le interlocuzione con il mondo del volontariato e dell'impresa sociale, perché si trattava di ricomporre e riordinare le norme via via intervenute, in assenza di una cornice organica, sul settore, verso una Legge capace di riconoscerne l'enorme rilevanza, affermarne e rilevarne l'interesse pubblico, porre le premesse per una sua crescita ulteriore." - Lo affermano Salvatore Capone, Elisa Mariano, Ludovico Vico deputati pugliesi del Pd.
Maurizio Murante (Democratico)
Dichiarazione a titolo personale
Riproduzione Riservata ©